San Giovanni decollato
di Carmelo La Carrubba

 

 

La storia del teatro comico siciliano è fatta dai comici da Musco e Anselmi a Ferro e Musumeci e ora Tosto e Mignemi che però hanno avuto oltre che il talento la fortuna di poter interpretare degli autentici capolavori com’è il “San Giovanni Decollato” di Nino Martoglio andato in scena al Teatro Musco per lo Stabile catanese (dal 26 dicembre al 5 gennaio) in una programmazione di breve durata dato il successo di pubblico e di critica avuto che fino a domenica riceveva richieste di posti avendoli già da tempo tutti esauriti.
Il testo dello spettacolo ha – come si sa - una trama esile imperniata sulla figura del calzolaio Mastru Austinu Miciaciu che è devoto di San Giovanni Decollato a cui chiede il miracolo di far perdere l’uso della parola alla moglie, donna dal carattere ostinato che contrasta l’operato del marito nei suoi rapporti dispotici e maschilisti ma anche della figlia che ambisce riuscendoci a prendere decisioni senza l’intervento ostinato del padre. Su questa base si esalta il talento comico degli attori e la loro capacità di trovare lazzi e battute, creare situazioni in cui si rovescia il senso delle cose dal tragico al comico perché il comico non è altro che il risvolto del tragico.
La vicenda si svolge in ambiente nostrano e adopera un lessico che ci è familiare e che tante volte ci siamo trovati in analoghe circostanze interpretando anche quello spirito mediterraneo capace di vedere le cose in un determinato modo in cui dal fosco si passa con disinvoltura o meglio con una battuta al chiaro risolvendo situazioni che avrebbero potuto avere altra soluzione e in ciò è la vis comica del catanese che diventa la protagonista delle situazioni.
La regia di Angelo Tosto, sue le scene, i costumi di Dora Argento, le luci di Franco Buzzanca hanno creato una suadente atmosfera surreale smussando gli angoli tragici di una sicilianità opprimente e trasformandoli, con l’assimilazione di una cultura comica nazionale e internazionale, in una situazione – ripeto – surreale in cui la battuta liberatrice, con la risata, appiana ogni ostacolo.
La comicità di questo spettacolo trova nella misura la sua cifra stilistica perché attraverso la lezione dei Totò e dell’anemico Woody Allen è riuscita a liberarsi dagli eccessi naturalistici.
Da questa lezione esce l’ottima caratterizzazione di Mimmo Mignemi e la misurata regia di Angelo Tosto in cui tradizione e modernità si sono fuse.
Gli altri attori del numeroso cast sono: Margherita Mignemi, Ramona Polizzi, Gianpaolo Romania, Fulvio D’Angelo, Nellina Laganà, Camillo Mascolino, Vitalba Andrea, Amalia Contarini, Manuela Ventura, Luana Toscano, Raniela Ragonese, Sergio Seminara, Cosimo Coltraro, Alessandro Idonea.
Pubblico entusiasta e plaudente durante e alla fine dello spettacolo.