L’IDEALE DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE VA DIFESO !!!

"…Noi parliamo di commercio equo, ma siamo proprio sicuri che i nostri prezzi siano equi?

I produttori di Korogocho, per esempio, guadagnano il minimo per poter sopravvivere. Eppure so che è stato chiesto alla cooperativa Bega Kwa Bega di abbassare i prezzi. Vogliamo ridurli a prezzi da fame? Lo stesso presidente di CTM, al suo passaggio a Korogocho, si è sentito rivolgere queste medesime domande,…Per questo mi preoccupa che il commercio equo stia lentamente entrando nei parametri del mercato (scelta di edifici costosi e/o di grande visibilità, consulenze di marketing etc.). Non si rischia così di entrare nel giro del business a spese dei più poveri del pianeta? Non si rischia anche di marginalizzare il grande perno del volontariato?"

(dalla lettera dell’11/11/02 di Alex Zanotelli)

La lettera di Alex Zanotelli, ci ha colpito molto, nel senso che ci siamo ritrovati a condividerne le apprensioni, in quanto le sue considerazioni ed altre ancora, sono state argomento di analisi, riflessioni e dibattiti, da oltre due anni, durante gli incontri periodici di CALUMET - La Bottega della Solidarietà. Ritenevamo la nostra ottica di un’angolazione provinciale e procedevamo con i piedi di piombo nel confronto, con altre realtà del Commercio Equo in Italia. Le nostre perplessità prendevano spunto dalla politica commerciale sviluppata in questi ultimi anni da alcune centrali del Commercio Equo e Solidale, che ci proponevano contratti di tipo strettamente commerciale ed in alcuni casi molto simili al franchising, allettandoci con margini di sconto superiori a quelli attualmente praticati. Come se lo scopo del nostro impegno fosse il profitto e non la solidarietà. Questa continua pressione non ci ha convinto ed abbiamo fatto delle scelte orientate a privilegiare gli acquisti da diverse piccole Botteghe importatrici, che hanno dei riferimenti diretti nei paesi di origine dei prodotti, con progetti seguiti e sviluppati dal volontariato internazionale. Attualmente, insieme ad altre sette botteghe in Italia, portiamo avanti delle proposte di modifiche alla carta dei criteri del CES, che speriamo possano mettere dei paletti alla voglia di mercato, spropositata, di alcune Centrali.

Alcuni di noi sono impegnati dal 1992 e siamo convinti che il Commercio Equo e Solidale è e dovrà rimanere un Movimento Popolare volto allo sviluppo di una cultura della Solidarietà e che ha come scopo anche lo sviluppo del consumo critico, quindi la crescita culturale del Consumatore che potrà orientare i suoi acquisti non in base alle mode e al mercato, ma anche e soprattutto in funzione delle Politiche Sociali ed Ambientali delle Nazioni e che prevede anche il boicottaggio come mezzo di dissuasione per tutte quelle imprese che sono orientate soltanto alla massimizzazione dei profitti, dimenticando l’Uomo.

La nostra bottega CALUMET non è di lusso, forse entrando non troverete tutto perfetto, ma cerchiamo di fare del nostro meglio per contenere al massimo le spese, contenendo i prezzi dei prodotti, informando al meglio i nostri amici clienti. La nostra pubblicità è veicolata su carta non patinata, ma fotocopiata, gli arredi sono essenziali e sobri. Abbiamo aperto questa bottega investendo appena 250 Euro per ognuno di noi, scegliendo di mettere in piedi una bottega di base popolare, fondata principalmente sul volontariato. I soci della cooperativa e chi lavora non hanno sconti sui prodotti, acquistano al prezzo dei clienti, per rendere ancora più visibile e trasparente lo scopo del negozio. Tutto ciò non è stato facile, abbiamo avuto anche problemi interni ed incomprensioni, ma pensiamo che oggi CALUMET sia il massimo che siamo riusciti a dare, insieme ai nostri amici clienti, per avere una bottega che incarni l’ideale del Commercio Equo e Solidale, che come scrive Zanotelli " ..è una perla preziosa" che non deve morire.

Dobbiamo difendere, in tutti i modi, le splendide intuizioni popolari che nascono, proteggendole dai nuovi furbi che, per un interesse personale, cavalcano, ancora una volta, la tigre della solidarietà e dello sfruttamento del volontariato.

CALUMET La Bottega della Solidarietà – Via Umberto, 218 - Catania