Con il cuore pieno di angoscia stasera apprendiamo la notizia della morte dell'ispettore di Polizia Filippo Raciti,
che ha avuto rubata la vita
e gli affetti da chi è andato allo stadio per scatenare l'inferno
e la guerriglia urbana.

Desideriamo esprimere il nostro profondo dolore ai suoi familiari e la nostra vicinanza agli agenti e ai tifosi feriti.
 

 

Oggi "Catania per te" è in lutto.

Noi non ci riconosciamo
in questa città.
 
Le assurde, inconcepibili, scene di violenza di oggi, intorno al "Massimino"  sembravano provenire da mondi lontani,
da  una realtà virtuale a cui i catanesi che amano la loro città sono completamente estranei.

Così è la follia.

Così non c'è civiltà, non c'è sviluppo, non c'è progresso, non c'è futuro.

Basta, basta!
La città tutta deve reagire  a questa vergogna,
non restare in silenzio di fronte
a chi con la violenza ci toglie la possibilità di goderci una città normale, civile,
vivibile, decorosa, bella.


 

 

L'ispettore capo Filippo Raciti

 
 
 

La città di Catania si unisce al dolore della famiglia Raciti

 

 

 

 

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Catania, alzati
rivestiti di luce e giustizia!

Giovanni Paolo II, 4/11/1994