Museo Marella Ferrera
Non
so – e nemmeno mi interessa – chi abbia suggerito la trasmissione
“Report” che tanto rumore ha suscitato, nei giorni scorsi, a Catania ma
sicuramente è stato un guercio. Vedere soltanto gli aspetti peggiori di
una città non è certo buon giornalismo né espressione di obiettività;
questa riflessione mi è venuta spontanea visitando, nello spazio di
pochi giorni luoghi che da anni, erano in abbandono e che sono stati
restituiti al loro antico splendore dalla munificenza di privati e
dall’Assessorato alla cultura. Mi riferisco al Palazzo Valle restaurato
a cura del cav. Pugliesi Casentino che accoglie una mostra d’arte
moderna e contemporanea (anche se lascia molto perplessi – ed è un
eufemismo – molti visitatori), all’ex Convento di San Placido
trasformato in Palazzo della Cultura e soprattutto al Museo di Marella
Ferrera a Palazzo Biscari in Piazza Duca di Genova.
Dire che ho provato un’emozione profonda entrando in quest’ultimo museo
è limitativo perché è difficile esprimere quel che si prova trovandosi
proiettati in un tempo lontano fatto di pavimenti in cotto siciliano
riportati alla luce con un lavoro certosino e costosissimo e con la
passione con cui questa nostra concittadina, piccola, minuta, dal volto
di donna vera senza un filo di trucco ma dal carattere roccioso,
vulcanico, ha realizzato il suo sogno di dare a Catania un luogo unico.
Si passa da una stanza dedicata al mare ad un’altra con armadi del ‘700
che rimandano le immagini dei manichini ornati di “sogni” che’ non si
possono racchiudere nel termine limitativo di abiti. E’ come penetrare
in un mondo onirico, frutto di fantasia e amore per il bello che si
realizza nell’uso di materiali ( e mi scuso per il termine che non ne
rende la preziosità) quanto mai insolito: ceramica, coralli, fili di
canapa e di rame lavorati con creativa fantasia, capaci di regalare
attimi di sogno.
E che sia una donna, una piccola e straordinaria donna a regalarci
questo sogno è un motivo di orgoglio. Altro che festa della donna!
La visita al museo è avvenuta nell’ambito delle manifestazioni del FAI
(Delegazione di Catania presieduta dall’efficiente Antonella Mandalà) e
ha fatto gli onori di casa ai numerosissimi soci la stessa stilista.
(foto tratta dal sito www.sfilate.com)
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