Quando
nel 1997 la ST Microelectronics, multinazionale italo-francese che produce
microchip, inaugurò a Catania il nuovo stabilimento, nessuno avrebbe
potuto immaginare quello che sarebbe successo appena tre anni dopo.
Non
solo non è diventata l'ennesima cattedrale nel deserto, ma anzi ha fatto
da incredibile volano per tutta un'area industriale, già definita Etna
Valley, in cui si è costituita una rete di relazioni tra
industrie ad alta tecnologia, centri di ricerca e
istituti di formazione
dell'Università, Enti locali e il terziario
avanzato. La sinergia tra questi soggetti cointeressati allo
sviluppo economico del territorio ha incoraggiato l'insediamento di
nuove attività e da quel momento, nel
raggio di pochi chilometri sono nate una sessantina di aziende hi-tech.
Oggi
alcune di esse alcune hanno raggiunto posizioni di rilievo;
nel campo delle telecomunicazioni,
ad esempio, ci sono
Antech che fornisce le stazioni a Telepiù, Stream e Rai;
Teleservice
S.p.A., system partner di Matra-Nortel, Nextel, Albacom;
Zetel,
che progetta hardware e software per l'automazione industriale e le
telecomunicazioni;
e software housecome SeaSoft
S.p.A
(software aziendale e scientifico; collaborazioni con il CERN e il Laboratorio Nazionale di Fisica Nucleare);
SistemiData S.p.A. (specializzata nel software per
commercialisti e aziende);
S.T.S.
s.r.l. (leader nel software per l'ingegneria e la contabilità lavori)
Questi
sono solo alcuni esempi di aziende di successo; ma avremo modo di conoscerle
tutte nelle varie puntate.
Tre aziende meritano, a nostro avviso, una menzione particolare
perché ognuna di esse in un determinato
periodo storico ha dato vita ad
una iniziativa che non
aveva molti altri riscontri in Italia:
si tratta di Cities On Line, che fu tra le prime a pensare di
imprimere uno
slancio all'e-commerce in campo nazionale con la sua offerta gratuita
Free
commerce;
Telecolor, prima televisione italiana a trasmettere
i suoi servizi via Internet;
e, andando ancora più indietro nel tempo, la Proto Byte, che realizzò con Overtext
uno dei primissimi
software al mondo per l'authoring di ipertesti (funzionava in ambiente DOS), perfettamente rispondente ai
requisiti richiesti
dalla teoria degli ipertesti.
Onore al merito.
Le pendici dell'Etna hanno attirato l'interesse anche di vari
colossi: Omnitel
, Nokia e IBM hanno qui i loro laboratori di
ricerca nel campo della
mobile technology; e poi Telespazio, Alcatel, Nortel, Sicos.
Il silicio
nell'Etna Valley dà lavoro a circa 4 mila persone e genera indotto. L'esempio
più immediato è quello creato da StMicroelectronics: numerose aziende forniscono il gas e le attrezzature per
fabbricare i microchip che in precedenza arrivavano da Milano o dalla
Germania. Si calcola che sono già più di mille le microimprese
che trovano lavoro in questo settore.
In
questi ultimi mesi hanno manifestato interesse ad investire a Catania
anche aziende
del settore delle biotecnologie e, specificamente, la svizzera Berna
Biotech,una delle più avanzate al mondo.
Investendo
a Catania, come detto prima, le aziende si avvalgono di una rete con
una forte integrazione tra Industria, Università e Pubblica Amministrazione. Esse trovano giovani preparati;
incentivi che
abbassano il costo di impianto e un contesto
favorevole che agevola gli investimenti snellendo le procedure. L'Università
di Catania in questi anni ha rinnovato programmi e ricerche, affiancando le industrie e
avendo come riferimento le nuove esigenze di mercato.
I giovani in questo
contesto hanno la
possibilità di fare ricerca anche dentro le aziende e
in agenzie nazionali quali il
Cnr e l'Enea.
Gli
Enti Locali, infine, operano attivamente per favorire i nuovi investimenti, creando
occupazione e sviluppo nel
proprio territorio.
Da
questo punto di vista, Catania qualche anno fa ha precorso i tempi con "InvestiaCatania", una struttura
insignita quale "Best Pratice" dall'UE, e per molti
aspetti esperienza pilota, ripresa successivamente dal Governo con
l'istituzione dello Sportello Unico per le Attività produttive.
Lo
sviluppo economico di Catania però non è basato solo sulle tecnologie
avanzate:
il settore industriale è in movimento e nascono nuove attività
anche grazie agli incubatori di impresa;
così pure
aziende affermate hanno deciso di investire ulteriormente nei propri
stabilimenti
(vedi la casa farmaceutica Wyeth Lederle) e la YOMO,
che vuol creare uno stabilimento per i liofilizzati utilizzando prodotti
siciliani.
Ma in questo momento è il turismo il settore in maggior fermento:
grazie al "Patto Territoriale Catania sud" sta per essere
ultimata la completa ristrutturazione della zona dei lidi plaja, dove
stanno sorgendo anche nuove strutture alberghiere e di intrattenimento
che rilanceranno il settore, dopo l'ormai consolidata rinascita
del centro storico avvenuta con l'apertura di un gran numero di ritrovi
e pub.
Catania
ha già fatto molte scommesse
e sta lavorando per vincerle.
(Rev. marzo 2001)
(l'immagine
della Plaja è stata gentilmente concessa dalla Infinity Media)