Tanti
bei ricordi calcistici sono legati a Cinesino, una mezzala di
impostazione classica con un piede di velluto e una classe eccelsa
oltre i limiti.
Nato a Rio Grande in
Brasile l’1/1/1935, Sidney Cunha detto "Cinesinho",
mostrò le sue doti di palleggio e tecnica raffinata nel Palmeiras,
squadra brasiliana dalle grandi tradizioni, dove si mise in mostra.
Il grande interno brasiliano Vavà, campione del mondo di calcio nei
mondiali in Svezia, ne decantò le grandi doti.
Venne
in Italia negli anni '60 e fu acquistato dal Modena con
cui giocò nell’anno
1962/1963 sull’onda dell’entusiasmo per la promozione degli
emiliani nella massima serie.
Dal
Modena nell’anno 1963/64 fu trasferito al Catania che allora
militava in Serie A e qui disputò due annate memorabili, che ancora
oggi i vecchi tifosi catanesi ricordano, e memorabili furono le sue punizioni
in puro stile brasiliano.
A
Catania disputò cinquantanove partite e segnò in tutto quattro
reti, ma emerse specialmente per la sua innata propensione a costruire l’azione.
Il
suo lancio, preferibilmente da trenta metri, tagliava il campo e
mandava in goal gli attaccanti soprattutto se gli attaccanti
rossazzurri di allora si chiamavano Danova e Facchin.

Fu
abbastanza costante nel rendimento e diede alla squadra quel tasso
di classe che fece crescere il Catania dal punto di vista tecnico,
in quegli anni.
Insieme
a Turra e Biagini completò il centrocampo rossazzurro.
Durante il suo primo anno a Catania, nel 1963/64, in occasione di Catania-Lazio
(5/4/1964) al Cibali, segnò la rete decisiva dell'incontro; il
31 maggio segnò una doppietta decisiva a Roma, in Roma-Catania
(risultato finale 4-4); e il 7/3/1965 al Cibali, sempre contro la Roma
dei
LoJacono, Losi, Manfredini e Angelillo, segnò un goal:
l’incontro si concluse quattro a zero a favore del Catania.
Di
Bella per lui aveva un debole, stravedeva per quelle giocate
magiche e talentose.
Dopo
i due anni passati a Catania la Juventus lo chiama a
Torino. I
risultati furono lampanti: la Juventus, quell’anno guidata da
Heriberto Herrera , vinse lo scudetto con Cinesinho che era il suo
faro in campo e che diede il suo apporto nella vittoria finale.
Di
Cinesinho vogliamo anche ricordare una curiosità, dovuta ad un particolare anagrafico
messo in evidenza in sede contrattuale. Fermo restando che
sull'anno di nascita, 1935, erano tutti d'accordo, rimase
dei dubbi riguardo al giorno: essa
sarebbe avvenuta a Rio Grande il 28 giugno secondo quanto riferirono
il Modena, il Catania e la Juventus; ma il Lanerossi Vicenza
sostenne la tesi della nascita avvenuta il primo gennaio. L’Albo
degli allenatori lo registrò con la data del 13 gennaio 1935.
ll
diretto interessato ha sempre sostenuto la data del 1/1/1935.
Raffaello Brullo
(la
foto in alto è tratta dal sito www.ultrasmfc.com)
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