ADELSON E SALVINI

                          Irlanda, 1600.

 

ATTO I

Salvini, giovane pittore italiano, è segretamente innamorato di Nelly, la fidanzata del nobile proprietario del Castello, Lord Adelson, in cui l’artista viene ospitato. La ragazza, a propria volta, prova lo stesso sentimento nei confronti del giovane. Dopo un lungo periodo di assenza, Lord Adelson, che non nutriva sospetto alcuno, è sul punto di fare ritorno al castello. Ma qualcuno trama nell’ombra: il losco servo Geronio, confidente del Colonnello Struley, bandito molto tempo prima dal padre di Lord Adelson, concerta con quest’ultimo una sorta di vendetta nei confronti del nuovo signore. Comincia a spargersi la voce, ad opera dei due, che Lord Adelson non ha in realtà alcuna intenzione di ritornare da Londra, lasciando così abbandonati a sé stessi gli abitanti del castello; Geronio, venuto a sapere anche del legame tra Salvini e Nelly, pensa bene di informarne Struley, che farà uso della preziosa notizia per architettare un tragico tranello ai danni del Nobile, pensando persino di giungere a rapire la povera Nelly. Intanto il simpatico Bonifacio Beccheria, servo napoletano al seguito di Salvini, cerca di convincere il pittore a consegnare alla ragazza una lettera di Lord Adelson, giunta fortunosamente nelle sue mani. Il gentiluomo rassicura Nelly sul proprio imminente arrivo. Salvini è consapevole del fatto che, consegnando quella lettera, vedrà svanire ogni possibilità di realizzare il proprio sogno, ignorando di essere in realtà ricambiato con egual sentimento dalla giovane. Alla fine l’artista, sul punto di consegnare la lettera, approfittando della richiesta di Nelly di leggergliela, ne stravolgerà il contenuto, riferendo alla giovane che Lord Adelson non tornerà mai più da Londra in quanto sta per sposarsi, in virtù di un fidanzamento imposto, con una nobile della Città. Ma tutti i piani sono destinati a fallire di fronte all’arrivo del signore, che immediatamente organizza le nozze con Nelly.

 

ATTO II

 

Fervono i preparativi per le nozze.

Salvini è sparito, e Adelson, all’oscuro di tutto, inizia a cercarlo, riuscendolo a trovare appena in tempo, poco prima che il pittore si spari un colpo di pistola. Qui si inserisce un buffo malinteso: Adelson capisce che la causa del gesto dell’amico è da ricondursi a ragioni sentimentali, e crede anche di capire che Salvini sia innamorato della serva Fanny. Egli, a propria volta, intende che Adelson abbia intuito il suo amore per Nelly, e ritiene che le rassicurazioni di quest’ultimo riguardino proprio la fanciulla, senza immaginare che invece il gentiluomo si riferisce alla serva Fanny. Si dà quindi luogo ai preparativi per celebrare le nozze tra Fanny e Salvini, che tuttavia rimane, agli occhi dei convenuti, incomprensibilmente interdetto. In quell’istante, divampa un incendio nel parco del Castello: è opera di Struley, che cerca così di distogliere l’attenzione dei presenti per portare a compimento il proprio deplorevole piano. Tutti accorrono per domare le fiamme, ed il Colonnello, che precedentemente, d’accordo col perfido Geronio, aveva fatto girar voce che Adelson stesse per sposare Nelly per ragioni di pura convenienza, facendo così montare il disprezzo di Salvini nei confronti dell’amico, ne approfitta per rapire la giovane. Ne nasce uno scontro tra Salvini da una parte, che ha ormai compreso il tranello e la falsità delle affermazioni contro Adelson, e Geronio e Struley dall’altra. Il giovane pittore, che ha la meglio, viene comunque ferito dal Colonnello, ma riesce a salvare Nelly e ad affidarla al ritrovato amico. Lord Adelson sposa finalmente Nelly, mentre Salvini, che aveva deciso di rientrare in Italia, ritornerà un anno dopo per sposare proprio Fanny.

 

SCHEDA DELL’OPERA

ADELSON E SALVINI

Melodramma in due atti
Libretto di Andrea Leone Tottola

Nelly, orfana soprano
Fanny, giovane vassalla contralto
Madame Rivers, governante mezzosoprano
Salvini, amico di Adelson tenore
Lord Adelson baritono
Struley, nobile proscritto basso
Bonifacio, servo di Salvini basso comico
Geronio, confidente di Struley basso

 Prima esecuzione: 
Napoli, teatrino del Conservatorio S. Sebastiano febbraio 1825